Il Panducale di Atri è un dolce perfetto per il Natale, ricco com’è di mandorle, cedro e cioccolato. È una ricetta antichissima, semplice e veloce da preparare che ha conquistato importanti duchi del passato.
Fino ad ora anch’io lo avevo sempre acquistato, ma qualche mese fa ho avuto la ricetta da una nonnina di Atri e ho deciso di farlo in casa e di condividere la ricetta con voi. E da quest’anno sarà in tavola il dolce di Natale accanto al mio amato parrozzo! Ma vediamo insieme la ricetta del Panducale di Atri e come si è evoluta nel corso del tempo.

La ricetta del Panducale di Atri: ingredienti
Per 6 persone:
- 6 uova
- 250 gr di zucchero
- 200 gr di farina
- 1 bustina di lievito
- 100 gr di mandorle, di cui 25 gr amare
- 100 gr di cioccolato fondente
- 100 gr di cedro
- Cannella
- Buccia grattugiata di 1 limone
Procedimento
- Tritate le mandorle con la buccia, tagliate il cedro molto sottile, grattugiare il cioccolato e mettere da parte.
- In una ciotola sbattete i rossi con lo zucchero.
- Montate i bianchi a neve ben ferma e aggiungeteli ai rossi.
- Unite al composto le mandorle, il cedro il cioccolato e la cannella e mescolate.
- Aggiungete la farina setacciata con il lievito e continuate a mescolare.
- Imburrate e infarinate uno stampo rettangolare da plumcake e versatevi il composto.
- Cuocete in forno preriscaldato a 150° per 50-60 minuti.
- Fate raffreddare nel forno prima di togliere dallo stampo.

Aneddoti sul Panducale di Atri
Il Panducale (o Pan Ducale) è un dolce dalla forma allungata che ricorda quella dei moderni plum-cake preparato con pochi e semplici ingredienti tipici della tradizione contadina del luogo che gli conferiscono un sapore e un profumo deliziosi. La sua origine è legata alla storia della città di Atri e dei duchi di Acquaviva che regnarono sullo stato di Atri dal 1395 al 1760. Quando i duchi arrivarono in città gli atriani, orgogliosi del loro dolce, lo fecero assaggiare al duca che da allora lo volle ogni giorno sulla sua tavola e contribuì a renderlo famoso in tutta l’attuale Italia.
Secondo fonti storiche i dolce veniva preparato sin dal 1352 con il nome di pizza di mandorle che venne trasformato in Panducale proprio in onore del duca di Acquaviva, che però non mangiò mai la versione con il cioccolato che fu aggiunto all’impasto soltanto ne XIX secolo, quando arrivò in Europa dall’America. Secondo me gli sarebbe piaciuto ancora di più!
Alla metà del XVIII secolo in Panducale era venduto in tutta la penisola, ma con la fine del ducato degli Acquaviva e dello stato di Atri iniziò a perdere la sua fama, rischiando l’estinzione. Gli atriani continuavano a produrlo in casa fin quando, negli anni ’60 del secolo scorso, un imprenditore del posto iniziò a produrre il Panducale e a distribuirlo in tutta Italia, ridonando a questo nobile dolce la regalità e il successo di un tempo.
Con cosa abbinare il Panducale di Atri
Il Panducale di Atri è ottimo a fine pasto nel giorno di Natale, ma anche nei giorni successivi dato che si conserva perfettamente quel 4-5 giorni. Raggiunge la perfezione se accompaganto da del vino dolce, come il Moscatello di Castiglione, o da un bicchierino di genziana abruzzese che vi aiuterà a digerire il lauto pranzo natalizio.
2 commenti
Niva che meraviglia il tuo Panducale! Siamo in sintonia dolce amica… Ho preso tutto l’occorrente per prepararlo anch’io. Spero di riuscirci perché sono proprio nel pallone in questi giorni!
Ti abbraccio forte forte❤️
Mary
P. S. Riconosco quell’alberello😍🎄
Grazie mille, Mary! Sono sicura che ce la farai a farlo perchè è davvero velocissimo e il risultato ti stupirà 😉 Un abbraccio fortissimo anche a te <3 PS: Non potevo non usarlo nelle foto; mi piace troppo :* Niva