Fino a qualche anno fa per me le castagne andavano mangiate soltanto come caldarroste, fatte sulla brace del camino la sera di Ognissanti o il giorno di San Martino accompagnate da un buon bicchiere di vino novello delle mie colline pescaresi. Quando però ho avuto modo di conoscere meglio la zona dell’Aquila e poi la Marsica, mi si è aperto un mondo sulle castagne!
Ricordo ancora quando mangiai per la prima volta la zuppa di ceci e castagne in una trattoria di Poggio Picenze… Fu amore al primo boccone! Qualche anno dopo nella Marsica assaggiai la mia prima ciambella fatta con la farina di castagne, fritta, morbida e ricoperta di tanto zucchero. Complice poi la scoperta della castagna roscetta, ho iniziato a sperimentare e a cercare nuovi piatti dove utilizzarle.
La castagna “roscetta” della Valle Roveto è una varietà abruzzese autoctona di castagna che fa parte dei prodotti agroalimentari tradizionali abruzzesi. È coltivata nella Valle Roveto, in provincia dell’Aquila, nei territori dei comuni di comuni di Balsorano, Canistro, Capistrello, Castellafiume, Civita d’Antino, Civitella Roveto, Morino e San Vincenzo Valle Roveto. La castagna roscetta appartiene alla varietà “Marrone fiorentino” ed è un frutto molto calorico e contiene, oltre ad un’alta percentuale di amidi e carboidrati, di cloro, magnesio, proteine, sali minerali e le vitamine A, B e C. Ha un sapore dolce e delicato ed è buona anche semplicemente bollita. Nei secoli addietro le castagne sono state un valido aiuto nella dieta delle popolazioni locali perché fornivano le calorie necessarie per affrontare i rigidi inverni. Non si sa di preciso quando abbiano iniziato a coltivarle da queste parti, ma quello che si sa è che i castagneti, soprattutto in autunno, rendono molto suggestivo il paesaggio della Valle Roveto.
Quest’anno mi hanno regalato ben 4 kg di castagne quindi ho potuto sperimentare tanti nuovi piatti (pasta, risotto, confettura…), ma spulciando il quaderno di mia nonna ho trovato una ricetta che mi ha incuriosita e non ho potuto fare a meno di provarla: il dolce di castagne. L’ho adorato al primo boccone! Gli ingredienti sono pochi e la ricetta è semplice. Una volta assaggiato non potrete più farne a meno…
La ricetta del dolce di castagne della nonna: ingredienti
Per 10 persone
- 500 gr di castagne roscette della Valle Roveto
- 120 gr di burro
- 300 gr di cioccolato fondente
- 2 tuorli d’uovo
- 50 gr di zucchero
- 100 ml di latte
Come fare il dolce di castagne
- Incidete le castagne e mettetele a lessare partendo da acqua fredda; fate bollire per 30 minuti.
- Fate intiepidire le castagne e privatele della buccia e della pellicina scura; non fatele raffreddare troppo altrimenti sarà difficile sbucciarle.
- Tritate le castagne con il frullatore fino ad ottenere una polvere non troppo sottile e raccogliete la polvere in una ciotola.
- Unite i rossi d’uovo, lo zucchero e il burro fuso e mescolate ogni volta che aggiungete un ingrediente.
- Sciogliete 100 gr di cioccolato fondente, aggiungete al composto e mescolate.
- Versate il composto in uno stampo di silicone o in un qualsiasi stampo per plum-cake da 25 cm foderato con della pellicola alimentare.
- Ponete in frigo per 2 ore.
- Togliete il dolce dallo stampo, sciogliete il restante cioccolato fondente con il latte e versatelo sul dolce di castagne fino a ricoprirlo completamente.
- Mettete in frigo per altre 3 ore.