Crema di ricotta e caffè: dolci ricordi d’infanzia

di Niva
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ricetta crema ricotta e caffe

La ricetta della crema di ricotta e caffè è un ricordo della mia infanzia. Ma non solo della mia. Anche di Mirella Baldassarre, una delle autrici del libro “Gustamente: Psicoricette e altri sapori” di Edizioni Bette. Sarà che siamo entrambe abruzzesi, ma leggendo la sua ricetta in questo libricino mi sono tornati alla mente tanti ricordi e l’immagine di mia nonna che, armata di grembiule a fiorellini e di cucchiaio di legno, trafficava in cucina e mi preparava questa delizia.

Ma bando alle ciance! Andiamo a vedere gli ingredienti di questo dolce super veloce da preparare e scopriamo qualcosa di più di Gustamente.

Ingredienti per la crema di ricotta e caffè

Per 1 persona:

  • 2 cucchiai abbondanti di ricotta di capra;
  • 1 cucchiaino di zucchero;
  • 1 tazzina di caffè caldo;
  • cannella in polvere;
  • ostie di cioccolato fondente o lingue di gatto.

Procedimento

Come preparare la crema di ricotta e caffè ve lo lascio raccontare da Mirella:

“La caffettiera, anzi la napoletana per la precisione, staziona sui fornelli dalla fiamma bassissima, segno che è tutto pronto.

Le tazze, quattro, sono state scaldate al forno, guai se fredde! All’interno due abbondanti cucchiaiate di ricotta di pecora condita con zucchero, un cucchiaino; per i più golosi si aggiungono sottilissime ostie di cioccolato fondente, oppure un velo, che sia tale, di cannella, solo per i grandi, e poi versare il caffè bollente, tanto e forte.

Non guastano lingue di gatto sottili, da affondare dolcemente nella ricotta: vera gioia per il palato e inizia… il giorno di festa!”

tratto da “gustamente: psicoricette e altri sapori”

Il cibo e i ricordi

Sono convinta che dietro un piatto si nasconde molto di più. Anche dietro al più semplice. Quando mangiamo qualcosa, soprattutto un piatto tipico, stiamo mangiando la storia di quel territorio, la sua biodiversità, gesti e conoscenze tramandante di generazione in generazione nel corso dei secoli. Ma se non vogliamo andare così indietro nel tempo, fino agli albori dell’umanità, il cibo è ricordo.

Quante volte sentendo un profumo vi saranno arrivati alla mente un turbinio di ricordi e davanti ai vostri occhi si sono fatte vivide le immagini di memorie del passato e delle persone importanti della nostra vita.

Per Mirella è l’odore del caffè, un odore che la riporta alla mente i sapori dell’infanzia. Ripensa ai giorni festa, quando la nonna le preparava questa colazione dolcissima e lei correva in cucina dove l’aspettava un tavolo di marmo “perfettamente apparecchiato”.

Leggendo le sue parole, mi è tornata in mente mia nonna che, quando faceva la ricotta, non dimenticava mai di metterne un po’ da parte per me per farne un dolce semplice e goloso. E ho ripensato all’odore della ricotta fresca, al suo immancabile grembiule e al fazzoletto in testa che non toglieva mai. E il suo tavolo di marmo è qui, davanti a me, nella mia sala da pranzo, a mantenere vivi i ricordi delle ricette della mia famiglia e dei momenti di convivialità passati insieme intorno a quel tavolo.

Gustamente -Psicoricette e altri sapori: la trama e le ricette

Immaginate 6 amiche che si ritrovano a trascorrere qualche giorno a casa di una di loro. Sono in un piccolo paese racchiuso fra i monti dell’Abruzzo. Nel borgo semiabbandonato queste donne (3 psicologhe e pscioterapeute, 2 docenti e 1 artista) iniziano a chiacchierare e la conversazione si sposta subito sul cibo. Emergono ricordi, confidenze, passioni e storie personali tutte legate al cibo. Decidono quindi di scrivere di questi giorni magici, trascorsi fuori dal tempo e dallo spazio. Quello che ne viene fuori è un libro delizioso dove, oltre alle loro ricette, trovano spazio le riflessioni di queste donne sul cibo.

Ogni capitolo di Gustamente ci parla del cibo non come semplice nutrimento per il corpo. Il cibo diventa ora identità familiare, ora tradizione e cultura, ora punizione, ora magia. È veicolo delle nostre emozioni e produce relazioni, ma può anche dividere. Rivela il rapporto che abbiamo con noi stessi e con gli altri. E tanti altri significati che potrete scoprire solo leggendo il libro e realizzando le ricette che contiene.

Grazie a Elisabetta Nalon di Edizioni Bette per avremi farmi fatto omaggio di questo splendido libro.

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